Le api sono in pericolo, un tema su cui si è discusso ampiamente negli ultimi anni. Il cambiamento climatico, la progressiva perdita degli habitat naturali e numerose attività umane hanno messo a dura prova la sopravvivenza di questi straordinari impollinatori, produttori di miele. La mobilitazione per la tutela delle api coinvolge in prima linea gli apicoltori, veri custodi di questo prezioso patrimonio naturale.
Le cause
Come già accennato, un habitat inadatto può costringere le api a uno stress eccessivo, compromettendo le loro possibilità di sopravvivenza. La riduzione della biodiversità , ad esempio, favorisce la diffusione di parassiti dannosi e rende difficile per le api soddisfare le proprie esigenze nutrizionali. Per garantire la longevità di ogni singola ape, bastano piccoli gesti quotidiani.

Perché non provare, nei limiti del possibile, a offrire alle api un vero e proprio banchetto di fiori a loro graditi? Piante come l’erba cipollina, preziosa anche in cucina, la salvia, il trifoglio o il tarassaco sono ottime fonti di nutrimento. In primavera e in autunno, gli apicoltori sanno quanto sia fondamentale garantire una disponibilità costante di cibo per le api.
Durante l’estate, le api prediligono piante come la lavanda, il girasole e la malva. Ogni stagione offre una varietà di fioriture che rappresentano un vero e proprio salvavita per questi impollinatori così importanti. Nutrire adeguatamente le api è il primo passo per assicurarne la salute e la sopravvivenza.
Casette e prodotti chimici
Le casette per api, spesso utilizzate dagli apicoltori, sono veri e propri rifugi sicuri che permettono alle api di deporre le uova e crescere la nuova generazione in tranquillità . Questi nidi protetti rappresentano un ambiente ideale per il ricambio generazionale, offrendo sicurezza e protezione dalle minacce esterne. Una sorta di nursery preziosa per la continuità della specie.

È fondamentale prendersi cura della casa delle api e del loro habitat, evitando assolutamente l’uso di prodotti chimici che potrebbero danneggiare sia le api adulte che le uova. Diserbanti o trattamenti troppo aggressivi contro i parassiti delle piante possono risultare letali per gli impollinatori e vanno quindi limitati il più possibile.
Questo non significa abbandonare orti e giardini a funghi e parassiti, ma piuttosto scegliere metodi alternativi come l’utilizzo di insetti antagonisti o prodotti naturali. Tale approccio non solo tutela la salute delle api, ma contribuisce anche a mantenere un ambiente più sano e a favorire lo sviluppo delle colture.
Acqua ed erbacce
Le api, come tutti gli esseri viventi, hanno bisogno di acqua. Soprattutto nei mesi estivi, è importante predisporre dei piccoli contenitori d’acqua vicino a fiori e alberi, per permettere alle api di dissetarsi e regolare l’umidità all’interno dell’alveare.

In situazioni di emergenza, come durante periodi di scarsità di cibo, offrire acqua zuccherata può diventare un vero salvavita per le api, aiutandole a superare momenti critici. Le erbe spontanee, spesso considerate semplici erbacce, sono invece fondamentali per il benessere degli impollinatori. Scopriamo perché sono così importanti.
Non è necessario trascurare il giardino o lasciarlo invadere da piante infestanti, ma alcune specie spontanee possono offrire alle api tutto il nutrimento di cui hanno bisogno. Un angolo apparentemente meno curato può trasformarsi in una preziosa oasi di sostentamento per le api, soprattutto quando le fonti di cibo scarseggiano.
Le api di domani
Grazie a questi accorgimenti, gli apicoltori stanno promuovendo una vera e propria cultura della tutela delle api e delle loro esigenze specifiche. Chi alleva api per professione conosce bene le loro necessità , ma anche chi coltiva piante e alberi può diventare un alleato fondamentale in questa catena di solidarietà ambientale.

Salvaguardare il futuro delle api significa garantire la sopravvivenza di molte altre specie e la salute degli ecosistemi. Non si tratta solo di miele e cera: persino l’inquinamento luminoso può essere dannoso per le api, poiché il calore eccessivo prodotto da alcune fonti di luce può nuocere sia a loro che alle piante circostanti.
Anche chi vive in città o non si occupa direttamente di coltivazione può fare la propria parte. Le api non devono mai essere scacciate o uccise, ma semplicemente rispettate: solo così non rappresenteranno un pericolo per l’uomo e continueranno a offrire i loro preziosi benefici all’ambiente e alla nostra vita quotidiana.