Come costruire un piccolo impianto di irrigazione fai da te

Avere un giardino in casa, è una cosa importante, ma anche di cui tenere conto. Ci si deve sempre impegnare per prendersene cura. Infatti, per questo motivo, tante persone, pensano di realizzare un impianti di irrigazione. Ma che cosa serve, e quali sono i passaggi, che è bene, tenere a mente, per realizzarlo.

Quali sono i vantaggi?

Irrigare un giardino, ma anche un terrazzo, non è cosi facile come si pensa. Ci sono delle piante, e dei fiori, che hanno sempre necessità precise, e per le quale, la loro irrigazione deve essere programmata. Cosi, per potere annaffiare, le cose, sempre in modo preciso, e al tempo stesso puntuale.

I vantaggi sono tanti e diversi, e sono: fornire in modo regolare acqua alle piante, nel momento in cui ne hanno bisogno. Tenere in salute il giardino e utilizzare il tempo libero in modo diverso, e non pensando alle piante. Poi, fa anche risparmiare, sia sull’acqua, che dal punto di vista economico.

E infine, ultimo, ma non per importanza, fa in modo che il giardino, possa restare sempre annaffiato. Insomma, è perfetto per avere tutto sotto controllo, e tutto a portata di mano. Questo vale, per i giardini molto grandi, ma anche per quelli piccoli. Cosi, come per i balconi di casa o per il terrazzo.

Come si progetta un impianto

La prima cosa da fare, per potere realizzare un impianto di irrigazione, è quello di scegliere gli irrigatori giusti. Statici, per il prato che è piccolo, e dinamici per nel caso in cui, si devono raggiungere dei punti anche più lontani. O per un giardino, che è anche più grande del previsto. Oltre, i cinque metri.

Per la posizione, ci si deve ricordare, che i getti dei due irrigatori, devono sempre toccarsi. Nessuna zona, dello spazio verde, deve restare a secco, e quindi senza acqua. Si parte dagli angoli, e poi si segue il perimetro, e se lo spazio è grande, non ci si deve dimenticare del centro.

La cosa importante, è tenere conto della portata dell’acqua. A quel punto, si possono scavare le trace, per i tubi di irrigazione, bastano anche solo venti centimetri. Poi, si devono collegare i due irrigatori, e si devono mettere, nella parte esterna delle tracce. E poi, alla fine, coprire tutto quanto con la terra.

Impianto di irrigazione a goccia: cosa fare?

L’irrigazione a goccia, detta anche a superfice, permette di potere raggiungere anche le radici. E al tempo stesso, ottenere anche una innaffiatura efficiente, cosi da tenere le piante infestanti lontane, visto che, il terreno viene bagnato, solo dove serve. Al tempo stesso, pensare anche alla concimazione del suolo. E cosi via.

Per poterlo realizzare, si devono stendere i tubi, e avvitare la linea principale. Poi, fare partire tutto, dalla staffa, da dove partono anche i tubi di irrigazione. Ogni tubo, va chiuso con un tappo di fine linea. Da li, va forato il tubo e montato il gocciolatoio. E la maggior parte della cosa è fatta.

A quel punto, i deve collegare l’impianto alla presa dell’acqua, e si inserisce un filtro, che toglie ogni impurità. La cosa importante, quando si monta un impianto del genere, è cercare di stare attenti, alla dimensione del tubo, e quindi al diametro. Cosi, per non sbagliare, e non correre nessun rischio.

Filtri e costi

Una cosa che non può mai mancare, quando si parla di impianto di irrigazione, sono i filtri. I veri custodi dell’acqua, che poi raggiunge, la coltivazione. Hanno un ruolo essenziale, di protezione degli ugelli e degli sgocciolatoi. Solo cosi, si possono evitare detriti o anche altri problemi, che alla lunga bloccano il tubo.

I costi, poi, dipendono da vari fattori. Tra cui, dimensioni dell’aria da irrigare, il tipo di terreno, e anche la complessità, del sistema di irrigazione. Per esempio, un sistema di irrigazione a pioggia, può richiedere un investimento iniziale, inferiore, rispetto ad altri sistemi. E cosi via, ma non è l’unico esempio.

Altri fattori, sono quelli che hanno a che fare, con la preparazione del terreno, la posa dei tubi o anche delle canaline. E ancora, l’installazione di valvole, e di altri dispositivi di controllo, che non possono mai mancare. E che sono, essenziali, per potere fare funzionare le cose, nel modo corretto.

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