
La possibilità di ottenere del compost fai da te non è così lontana come puoi pensare. Con i giusti mezzi e la dovuta pazienza, potrai ottenere un prodotto fatto in casa in grado di migliorare la qualità del suolo del tuo spazio esterno. Scopri come, proseguendo con la lettura del presente articolo.
Compost: di cosa si tratta?
La derivazione del compost è organica: si ottiene dalla decomposizione di materiale di scarto e, quindi, residuo, alimentare e/o vegetale e, di conseguenza, biodegradabile. Il compost giunto a completa “maturazione” si presenta come una sostanza solida, terrosa, simile al terriccio, e dal tipico odore che si può percepire nel bosco.

La similarità tra odori non è certo un caso: sia nel sottobosco sia nel compost sono presenti nutrienti che sono in grado di arricchire il suolo, derivati da processi di decomposizione a carico di residui organici. Se ci fai caso, infatti, il terreno che caratterizza il sottobosco è simile, anch’esso, al terriccio.
Il termine più idoneo per indicare il processo che subiscono gli scarti alimentari e/o vegetali nella produzione del compost è compostaggio. Questo fenomeno biologico e biochimico si verifica grazie all’azione di microrganismi, funghi, lombrichi, insetti e altri organismi invertebrati definiti, non a caso, decompositori. Sono loro che trasformano le molecole organiche nel compost che tutti conosciamo.
Alcune utili informazioni sul compost
Secondo quanto detto in precedenza, la produzione di compost potrebbe sembrare complessa. In realtà, la procedura è più semplice di quanto si possa pensare. Il compostaggio, infatti, può essere favorito in particolari condizioni di temperatura, umidità e ossigenazione, ottenibili grazie ad un oggetto, appositamente studiato, chiamato generalmente compostiera. Nel caso in cui non ne abbia una, ci sono alcune alternative.

La compostiera, infatti, si compone di un recipiente chiuso, in materiale legnoso o plastico, a seconda dei casi. Una struttura simile può essere ricreata in maniera “rudimentale” utilizzando dei vecchi bidoni forati o delle cassette di legno inutilizzate ma ancora in buone condizioni. Il riciclo, in questo ambito, fa da padrone!
Il compost, infatti, potrebbe essere visto come un “riciclo” creativo di residui e scarti alimentari che altrimenti andrebbero destinati alla discarica o, in altri casi, agli inceneritori. In questo modo, si può promuovere la riduzione della produzione e del conferimento dei rifiuti urbani, facendo, al tempo stesso, del bene all’ambiente.
Come produrre un compost di buona qualità?
I materiali da porre in compostiera non possono essere scelti a caso. In effetti, solo alcune tipologie di scarto sono ideali per raggiungere l’obiettivo di ottenere un compost di qualità. E’ il caso delle bucce di frutta e verdura, dei filtri di tè, dei fondi di caffè, del pane secco.

E ancora, del riso e della pasta cotti, dei gusci d’uovo ridotti in piccoli pezzi e così via. Oltre a questi, anche materiali cartacei e legnosi come la carta da cucina senza stampe, cartoni grezzi, segatura e trucioli di legno grezzo. Inoltre, sono ottimi substrati di compostaggio anche foglie secche, erba tagliata. rami ridotti in trucioli.
Al contrario, i prodotti di scarto che dovrebbero essere evitati e, quindi, destinati al normale processo di differenziazione e conferimento sono rappresentati da residui di carne e pesce, latticini, escrementi di animali domestici, residui vegetali derivanti da piante malate, materiali in plastica o prodotti trattati con vernici o altri prodotti chimici.
Perché il compost fatto in casa è meglio?
Una volta inseriti i prodotti di scarto, alcuni dei quali sono citati nei paragrafi precedenti, è necessario attendere con pazienza che gli organismi decompositori promuovano la decomposizione dei materiali sottoposti a processo. Prendersi cura del compost, mescolandolo ogni 14 giorni circa e controllandone l’umidità è fondamentale per ottenere un prodotto di qualità.

Il compost fatto in casa, a differenza di quelli acquistati, ti permette di sapere esattamente i materiali che contiene, evitando prodotti inquinanti o sostanze chimiche nocive e, di conseguenza, dando origine ad un prodotto 100% naturale. Inoltre, il tuo portafoglio ti ringrazierà! Il compost home made è gratuito e, anzi, consente di recuperare dei prodotti che altrimenti sarebbero destinati a discarica o inceneritore.
Il ridotto impatto ambientale del compostaggio domestico e la riduzione della quantità di rifiuti a cui il nucleo familiare di solito dà origine, sono altre due motivazioni per promuovere questa attività virtuosa. Senza considerare che, per i bambini, ma anche per gli adulti, può rappresentare un modo per passare del tempo in compagnia svolgendo un’attività soddisfacente ed educativa.