Non piantare in terreni troppo compatti: le radici soffrono

Quando si fa giardinaggio, sono diversi gli aspetti a cui fare attenzione. Uno di questi è la scelta del terriccio giusto dove piantare. Un’indicazione che si sente spesso chiamare in causa è quella di evitare l’eccessiva compattezza. Si tratta di un dettaglio da non trascurare in quanto potenzialmente molto pericoloso per le radici. Nelle prossime righe, vediamo a cosa è dovuto e come ovviare al problema.

Terreno troppo compatto: a cosa è dovuto?

Chi si approccia al giardinaggio, si sente spesso ricordare l’importanza di non piantare in un terreno troppo compatto. Ciò succede non per caso. Parliamo, infatti, di una problematica che negli ultimi anni si è fatta sempre più rilevante e che ha alla base delle cause ben precise. Si tratta di uno degli effetti delle migliorie tecniche e tecnologiche messe in atto per incrementare la produzione agricola.

Dall’utilizzo pervasivo di fertilizzanti chimici, al ricorso alla monocoltura, fino all’impiego di macchinari di dimensioni sempre più importanti, sono diversi i fattori che hanno portato chi opera nel giardinaggio e nell’agricoltura ad avere a che fare con la problematica dei terreni caratterizzati da un livello anomalo di compattezza.

Di cosa si parla di preciso quando si chiama in causa il terreno compatto? Di un terriccio caratterizzato dalla presenza di pori – spazi vuoti – per una percentuale inferiore al 50. Questo parametro è di massima importanza. Grazie ad esso, infatti, si può parlare di adeguato sviluppo delle radici delle piante, a prescindere dalla specie.

Compattazione del terriccio: altre cose da sapere

Quando il terriccio diventa eccessivamente compatto, si concretizza una situazione all’insegna della scarsa porosità. La conseguenza principale è la presenza di una quantità insufficiente di sostanze organiche, il che non è affatto positivo per il nutrimento della pianta. A quest’ultima, proprio a causa della scarsa porosità che caratterizza il suolo, arriva anche pochissima acqua.

Nei casi in cui si devono gestire raccolti di dimensioni importanti, il terreno compatto è un problema a dir poco fastidioso. Si può parlare, a seconda della situazione, della perdita di circa il 20% del raccolto. Si tratta, non servirebbe neanche ricordarlo, di numeri con un impatto potenzialmente fatale per chi ha un’azienda agricola o un business nella floricoltura.

Una parentesi doverosa va dedicata alle cause. Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno a quelle cosiddette antropiche. Ne esistono diverse di origine naturale. Giusto per citarne una, chiamiamo in causa le piogge abbondanti. Anche le caratteristiche di base del suolo possono influire. Se è argilloso, è mediamente più a rischio di eccessiva compattazione rispetto a un terriccio che, invece, è prevalentemente sabbioso.

Terriccio troppo compatto: cosa fare?

Adesso non resta che addentrarci alla scoperta dei consigli da seguire per risolvere il problema del terriccio troppo compatto. Prima ancora di parlare di soluzioni, mai come in questo caso è importante discutere di prevenzione. Dato per assodato il fatto che, nella maggior parte dei casi, è tutto tranne che semplice avere un’idea chiara del livello di compattazione del terriccio, ricordiamo che è opportuno intervenire aggiungendo sostanze organiche.

Un altro step imprescindibile prevede il fatto di monitorare nel tempo i valori del pH. Nei casi in cui è neutro, infatti, si viene a creare un ambiente particolarmente favorevole alla proliferazione di organismi che favoriscono la formazione di aggregati, la cui presenza è preziosa quando si punta a combattere l’eccessiva compattazione del terreno.

Un altro consiglio utile è l’utilizzo di un aeratore, accessorio disponibile online a prezzi più che accessibili, che si aggirano tra i 20 e i 40 euro. Dopo averlo passato nella zona che ti interessa, puoi procedere spargendo compost o terriccio di foglie. Si tratta, in entrambi i casi, di alleati che ottimizzano l’assorbimento dell’acqua e, di riflesso, rendono il terriccio meno compatto.

Altri consigli per risolvere il problema del terriccio compatto

Continuiamo a parlare di espedienti che permettono di risolvere il problema del terriccio compatto chiamando in causa l’aggiunta di marna. Questa roccia sedimentaria, usata anche in edilizia per creare il cemento, è nota per la sua ricchezza in calcio. Nei casi in cui il terriccio è molto argilloso, il calcio presente nella marna si unisce all’argilla stessa, creando dei veri e propri grumi che ottimizzano la porosità del terreno.

Un effetto molto simile a quello appena descritto si può ottenere anche con l’aggiunta di calce. In questo caso, però, bisogna considerare una piccola cautela in più, ossia il fatto di non fare ricorso al rimedio se, nel giardino che si sta trattando, si ha in progetto di coltivare piante acidofile.

La calce è da evitare anche nei casi in cui si tratta il suolo con il compost. Concludiamo ricordando pure l’importanza di lavorare frequentemente il terriccio, così da consentire agli agenti atmosferici di agire in modo da migliorare la qualità del terreno. Sì, si tratta di un metodo che richiede tempo, ma che regala anche grandi soddisfazioni.

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