Sicurezza domestica, le strategie migliori per evitare danni causati dagli animali selvatici

La casa in campagna o sulla cima di una montagna è certamente suggestiva. Chi può permettersela o persino viverci ha fatto una scelta di vita importante, con molteplici implicazioni positive: dall’aria che si può respirare nel verde allo stile di esistenza più lento e rilassato. Ma per quanto riguarda i vicini di casa? No, non quelli umani…

Un cinghiale per vicino

Anche se il bosco o la zona più selvaggia è ben lontana dal giardino, un incontro ravvicinato con animali come i cinghiali non è poi così strano. Se si considera che sono stati avvistati anche nei dintorni della Capitale cagionando persino qualche spiacevole incidente… beh, è ancor più facile incontrarli in campagna o in prossimità di un boschetto.

Innanzitutto, per evitare che un cinghiale, un lupo o persino un orso, a seconda della latitudine a cui ci si trova, possano diventare un incontro agghiacciante nel nostro giardino, occorre provvedere con una recinzione idonea. E, a seconda degli animali presenti nella zona, più o meno robusta. Bisogna perciò informarsi bene.

Le recinzioni fai-da-te vanno benissimo se si è esperti di bricolage, ma se il rischio di trovare in ambiente domestico un animale potenzialmente pericoloso è molto alto, meglio rivolgersi a un professionista che potrà anche suggerire i materiali migliori. Poi, ovviamente, occorre considerare anche la questione del cibo che li attira.

A pranzo con il cervo

Non è affatto facile che un cervide si avvicini all’uomo, in quanto si tratta di un animale schivo, oltretutto a rischio di estinzione, che vive principalmente nei boschi. Ma per questioni che spesso hanno a che vedere con la costruzione indiscriminata di abitazioni troppo vicine a riserve naturali o simili, gli incontri ravvicinati non sono troppo insoliti.

Più che un cervo, potrebbe invece essere più facile incontrare un lupo, soprattutto se si hanno animali domestici che sono un’attrattiva golosa per questi predatori. Purtroppo, notizie di lupi od orsi che abbiano sterminato il bestiame sono quasi all’ordine del giorno, specie nelle zone alpine. Ma non bisogna cercare un colpevole.

Certo è che l’uomo sta sempre più prendendo spazi che sono esclusivi di queste specie e non è abbattendo esemplari che si stanno estinguendo che si risolve la situazione. E tuttavia, per tenerli lontani dai contesti domestici, oltre alle recinzioni ci sono anche dissuasori uditivi che a loro cagionano fastidio senza danneggiarli.

Soluzioni più umane

La segnalazione agli enti competenti può certamente mettere in moto un sistema di contenimento e controllo, tuttavia è bene non lasciare in vista ciò che per determinati animali rappresenta una fonte di cibo. Un allevamento di pecore va protetto in maniera adeguata, con recinzioni e utilizzo di cani, mentre le cibarie non vanno lasciate in giardino.

Un topo che rosicchia i resti del pranzo rappresenta un problema da allontanare dal nostro spazio verde, anche perché foriero di malattie. Un serpente non necessariamente è velenoso (a meno che non si tratti di una vipera!), ma non è esattamente edificante ritrovarlo in mezzo all’erba alta o nella catasta di legna.

Va quindi eliminata qualunque fonte di cibo possa attirare determinati animali che magari abbiano superato la recinzione, o nascondigli che possono essere la “cuccia” perfetta per rettili sgraditi. Un giardino pulito e ordinato è perciò la base migliore da cui partire per impedire che si avvicinino animali selvatici alle nostre case.

Lui è il gatto e lui la volpe…

Avere un gatto in casa può in parte dissuadere alcuni piccoli animali, come i roditori, a infiltrarsi in giardino e magari a penetrare fin nelle mura domestiche. Ma non è proprio il massimo far combattere il micio contro una volpe selvatica o specie più pericolose che possono passargli malattie importanti. L’ideale è sempre evitare che avvenga l’incontro ravvicinato.

Cani, gatti e animali domestici possono perciò dissuadere alcuni esemplari dall’avvicinarsi, ma in molti casi costituiscono un pericolo persino per loro, come accadrebbe ad esempio con un orso. Come al solito, la prevenzione è la migliore arma. E occorre cominciare con un’informazione approfondita e puntuale riguardo la fauna selvatica.

Se si è a conoscenza già a priori di una criticità nella zona, si può decidere con maggiore agio se prediligere un’abitazione in quel punto o magari allontanarsi un po’ dal bosco, per esempio. In alternativa, vanno immediatamente attuate tutte le misure contenitive e di recinzione necessarie per impedire di ritrovarci ospiti inattesi in giardino.

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