Negli ultimi tempi si registra un aumento dei casi di invasione di ratti, almeno secondo quanto riportato da numerose testate giornalistiche e portali informativi che monitorano la situazione in diverse città italiane. Questo fenomeno, che si sta manifestando su scala sempre più ampia, rischia di trasformarsi in una problematica di difficile gestione. Ma quanto c’è di vero in queste segnalazioni?
Ratti nelle cittÃ
I ratti rappresentano una delle specie di mammiferi più adattabili in assoluto, in particolare rispetto all’ambiente urbano e alla presenza dell’uomo. Questi roditori, infatti, tendono a vivere in luoghi nascosti e poco accessibili, lontani dagli sguardi, il che contribuisce alla loro capacità di sopravvivere e proliferare. Proprio questa caratteristica li rende potenziali portatori di numerose malattie, spesso trasmesse indirettamente attraverso la loro presenza.

Nel corso della storia, i ratti hanno avuto un impatto significativo sulla società : sono stati spesso considerati simbolo di sporcizia e, nei casi peggiori, veri e propri flagelli da debellare, anche a causa del loro ruolo nella diffusione di gravi epidemie come la peste. Tuttavia, va ricordato che il vero vettore della peste era rappresentato dalle pulci che infestavano i ratti, responsabili della trasmissione della malattia. Oggi, sebbene le condizioni igienico-sanitarie siano nettamente migliorate rispetto al passato, la presenza dei ratti in alcune aree urbane è in crescita, come confermato da recenti rilevazioni.
Infestazioni più diffuse: le cause
Le infestazioni di ratti sono determinate da molteplici fattori, che nel contesto attuale risultano ancora più evidenti. Tra le cause principali vi è l’aumento delle temperature, dovuto anche ai cambiamenti climatici, che rende l’ambiente urbano più favorevole alla sopravvivenza di questi animali. I ratti trovano nei sistemi fognari delle città un habitat ideale per vivere e riprodursi.

Le grandi metropoli, sia in Italia che nel resto del mondo, stanno registrando un incremento significativo della popolazione di ratti, con aumenti che in alcuni casi superano il 20% rispetto al decennio precedente. Questi animali, estremamente prolifici, sono in grado di moltiplicarsi rapidamente, dando vita a numerose generazioni in pochi mesi. Mentre le strategie di prevenzione su larga scala spettano alle amministrazioni pubbliche e alle comunità locali, anche i singoli cittadini possono adottare misure efficaci per limitare le invasioni, riconoscendo tempestivamente segnali come la presenza di escrementi in punti specifici della casa o del giardino.
Cosa fare
La natura elusiva e la rapidità dei ratti li rendono difficili da individuare, soprattutto nelle fasi iniziali di un’infestazione, a meno che non si verifichino vere e proprie invasioni. Per questo motivo, nelle abitazioni urbane è fondamentale, soprattutto con l’arrivo della stagione calda, mettere in atto semplici ma efficaci misure preventive per ridurre il rischio di contaminazione e infezioni.

È importante eliminare qualsiasi residuo di cibo, anche quello apparentemente insignificante, poiché i ratti, dotati di un olfatto molto sviluppato, sono attratti anche dalle più piccole tracce alimentari. Una pulizia accurata e costante, unita all’uso di disinfettanti e agenti chimici come candeggina o aceto, può contribuire a tenere lontani questi roditori. Inoltre, è fondamentale ispezionare regolarmente la casa per individuare eventuali fori o crepe nelle pareti, che rappresentano vie d’accesso privilegiate per i ratti. Tali aperture devono essere prontamente sigillate o rese inaccessibili per prevenire intrusioni e nidificazioni.
Le malattie causate dai ratti
Sebbene il rischio di contrarre malattie gravi sia oggi ridotto rispetto al passato, la presenza dei ratti può comunque rappresentare una seria minaccia per la salute, anche senza un contatto diretto. Gli escrementi di questi animali, infatti, possono fungere da veicolo per numerose infezioni, soprattutto in ambienti caratterizzati da scarsa igiene.

Tra le patologie più note vi è la malattia di Lyme, trasmessa da zecche che spesso infestano piccoli mammiferi come i ratti. Altre infezioni, come l’hantavirus, possono avere conseguenze molto gravi, compromettendo il sistema immunitario anche dopo la fase acuta della malattia. È naturale provare una sensazione di disagio o paura nei confronti dei ratti, ma spesso il vero pericolo deriva dagli ambienti insalubri che frequentano, come le reti fognarie.
La prevenzione, dunque, rimane la strategia più efficace e imprescindibile per proteggere la salute pubblica e quella delle nostre abitazioni.